La rassegna del cinema Santa Chiara di Rende, dedicata a Baz Lurhmann, prosegue con un titolo famosissimo.
Venerdì 8 settembre è la volta di “Romeo+Giulietta” e di una delle storie più riprese e riadattate in ogni epoca e in ogni stile.
La rielaborazione in chiave postmoderna è valsa al regista australiano una candidatura ai Premi Oscar del 1996 nella categoria di migliore scenografia.
Romanticismo e violenza in chiave barocca
“Romeo+Giulietta” rappresenta in pieno il cinema postmoderno. Il montaggio, lo stile di ripresa, la musica, i costumi, le scenografie, il linguaggio, ogni elemento è riconducibile a questa linea e allo stile eclettico di Lurhmann.
Uno stile strabordante ed eccessivo, che sembra lasciare in secondo piano la storia così conosciuta, per mettere in risalto l’impianto scenico.
La fedele aderenza alla storia e l’innesto della lingua shakespeariana su immagini pop colorate e sovraccariche producono un risultato in sé compiuto, quasi che quelle parole siano state scritte per essere rappresentate unicamente a questo modo. Un contrasto che da vita ad una visione originale ed inimitabile.
Il passaggio dalla Verona di Shakespeare ad un immaginario sobborgo americano degli anni ’90 segna solo il punto di partenza di una riscrittura contemporanea e barocca.
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