La Fiera di San Giuseppe apre oggi i battenti nelle strade di Cosenza, segnando l’avvio di un appuntamento che rappresenta la storia e l’identità della città.

Per dare maggiore risonanza all’evento, accanto alle esposizioni e al cordone continuo di merce varia, è stato preparato dall’amministrazione comunale un programma di iniziative artistico-culturali.

La rievocazione storica delle origini della Fiera

L’inaugurazione ufficiale della Fiera di San Giuseppe è stata fissata per sabato 16 marzo, alle ore 10.30, con una passeggiata tra gli stand del sindaco della città, Franz Caruso, a cui parteciperanno anche i sindaci di Amantea, Vincenzo Pellegrino e di Civita, Alessandro Tocci.

Proprio per dare risalto alle origini della manifestazione, si è scelto di legare il momento inaugurale alla figura di Federico II di Svevia, con uno spettacolo di teatralizzazione in strada, nei luoghi dell’esposizione fieristica, a cura dell’associazione “La Città del Sole” Tommaso Campanella, per la regia di William Gatto.

Per l’occasione attori in costume d’epoca daranno lettura della bolla imperiale con cui nel 1234 venne istituita la Fiera da Federico II di Svevia. Lo “Stupor mundi” diede avvio ad una serie di fiere, come quelle di Sulmona, Capua, Bari e Taranto, tra cui anche quella della Maddalena a Cosenza, che poi divenne Fiera di San Giuseppe. Era una delle 7 fiere con le quali Federico II volle agevolare gli scambi commerciali in alcune città chiave del Sud che si affacciavano verso l’Oriente.

La Fiera di San Giuseppe – ha dichiarato il sindaco Franz Caruso – è veramente un momento identitario per la nostra comunità, al di là di ogni comprensibile disagio che la Fiera può comportare, ad esempio alla viabilità. I cittadini la vogliono e l’aspettano, come tutti noi. E oggi è ancora più identitaria rispetto al passato, perché si sono inseriti nel programma della manifestazione che caratterizzeranno i cinque giorni della Fiera, degli elementi che riportano ancor di più alla tradizione.

Per questa edizione si è scelto inoltre di sottolineare il legame e il rapporto di gemellaggio con la Fiera di Ognissanti di Amantea, come occasione per sviluppare tutte le potenzialità di un territorio molto più vasto che va oltre i confini stessi dell’area urbana.

Arte, artigianato e musica popolare

Oltre alla scenografica inaugurazione, il programma prevede altri momenti di intrattenimento e di approfondimento. Il Museo dei Brettii e degli Enotri sarà visitabile gratuitamente per il periodo della Fiera, fino a domenica 17 marzo dietro prenotazione, mentre venerdì 15 marzo, alle ore 20.30, al Teatro Rendano, Luca Lombardo si esibirà nello spettacolo di trasformismo “Poubelle”, sempre ad ingresso gratuito.

Altra iniziativa nel centro storico cittadino è il mercatino vintage promosso dall’associazione KAEP (Comitato attività economiche produttive) in programma domenica 17 marzo dalle 10.30 alle 19.30 sia in Piazza Parrasio che nel Salone degli Stemmi.

Nella giornata di lunedì 18 marzo spazio ai Giganti di Varapodio, mentre nella giornata conclusiva di martedì 19 marzo in Fiera si esibiranno i Tamburelli di Donnici, con canti, balli e musiche popolari.