Torna a Cosenza lo scrittore Domenico Dara, originario di Girifalco. E lo fa con la sua ultima fatica letteraria, “Liberata”, edito da Feltrinelli, e che arriva qualche anno dopo il successo di “Malinverno”.
L’autore sarà ospite, sabato 19 ottobre, alle ore 17.30, al Terrazzo Pellegrini, per il primo appuntamento autunnale della nuova stagione della rassegna “LibrinComune”.
“Liberata”: un viaggio introspettivo al femminile
La presentazione di “Liberata” sarà aperta dai saluti del sindaco Franz Caruso e dell’editore Walter Pellegrini. Ad introdurre l’autore sarà la delegata alla Cultura, Antonietta Cozza che modererà gli interventi previsti, quelli dello scrittore Gioacchino Criaco e del critico letterario Antonella Falco.
Arricchirà la presentazione la performance del poeta Daniel Cundari, mentre gli interventi musicali sono a cura del fisarmonicista Salvatore Cauteruccio.
Liberata Macrì, la protagonista del libro di Dara – si legge nelle note che accompagnano il volume – ha un modo tutto suo di vivere: dattilografa a tempo perso, crede a quello che non si vede, convinta che sia l’invisibile la vera misura del mondo. E sogna a occhi aperti sulle pagine dei fotoromanzi che colleziona e custodisce con cura, soprattutto se il protagonista è Franco Gasparri, l’attore che ama con completa devozione. Incline alla solitudine, a eccezione dell’esuberante amica Giuditta, vede cambiare la propria esistenza quando conosce Luvio, il nuovo operaio dell’officina meccanica del padre. In un attimo, Liberata si sente proiettata dentro uno dei suoi fotoromanzi, eroina di una storia d’amore da sogno. Ma gli amori reali possono aspirare alla perfezione delle storie raccontate? E la magia dell’invisibile non rischia di sgretolarsi nell’impatto con la realtà del mondo? In anni di profondo cambiamento, segnati dalla violenza nelle piazze e dalla strategia del terrore, ma anche dalle conquiste che rendono le donne più autonome e consapevoli del proprio posto nel mondo, Liberata vive una metamorfosi, proprio come quegli insetti collezionati dal padre che dimostrano, sempre e comunque, come per divenire adulti si debba sacrificare e perdere una parte di sé.
Attorno a lei, – continua la nota – sussurra e si muove il piccolo paese del Sud dove vive una cartomante che legge i tarocchi, un forestiero che la segue nell’ombra, la madre impegnata con il sagrestano a organizzare la processione per la festa di Sant’Antonio e dove ciascuno nasconde un segreto, più o meno oscuro. Domenico Dara evoca un mondo in cui le persone e le cose apparentemente più semplici racchiudono saggezze, sollevando il velo del quotidiano per farne sprigionare l’incanto. Ed è in quell’incanto che i lettori avventurosamente, dolcemente, si immergono.
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