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14 Settembre 2023By mariacristiana

Protesta davanti alla sede dell’Auser di Rende

Mattinata movimentata, oggi, in via Panagulis a Rende.

Accanto agli studenti e alle studentesse che si apprestavano a varcare i cancelli della scuola “P. de Coubertin” per il loro primo giorno dell’anno scolastico, un nutrito gruppo di manifestanti portava avanti un flash mob di protesta.

Al centro dell’azione dimostrativa la complessa situazione legata allo sfratto intimato dai Commissari dell’amministrazione comunale rendese nei confronti del Circolo Auser territoriale dalla sede attuale.

Impegno quotidiano contro l’isolamento degli anziani

Il Circolo Auser di Rende da tempo realizza le proprie attività sociali e culturali nei locali in via Panagulis, dedicandosi con particolare attenzione ed impegno agli anziani, alle loro necessità e alle opportunità di prevenzione della solitudine e della passività.

Gli spazi finora utilizzati sono di proprietà della scuola che ne ha richiesto la restituzione per esigenze legate allo svolgimento delle proprie attività didattiche ed extrascolastiche. L’alternativa proposta inizialmente dai Commissari è stata individuata in alcuni locali in Piazza Matteotti, incontrando il favore dei soci e dei volontari.

La motivazione che ha dato gambe alla protesta di stamattina sta però nella manovra di marcia indietro sulla decisione di assegnazione e soprattutto nella nuova proposta avanzata in contrada Dattoli.

La nuova collocazione rischia di relegare le attività dell’associazione in un’area periferica della città, aumentando i disagi per gli utenti nel raggiungere la nuova sede e limitando di conseguenza la stessa partecipazione. Secondo i responsabili significa perdere la funzione di contrasto all’isolamento e alla solitudine che quotidianamente l’Auser di Rende svolge, dando risposte ai bisogni sociali e culturali del territorio.

Il Circolo ha ricevuto finora grande sostegno e solidarietà dal mondo associativo locale e nazionale, proprio in virtù del suo costante impegno profuso verso la comunità e nei confronti delle categorie più fragili, fornendo un valido supporto anche nelle politiche sociali del Comune stesso.

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