Dopo la pausa estiva, riprende l’appuntamento con la rassegna “LibrinComune” promossa dall’amministrazione comunale di Cosenza.
Primo titolo di questo nuovo ciclo è il libro “Notti senza giorno” di Anna Francesca La Rosa, pubblicato dalla casa editrice Pellegrini.
La presentazione è in programma mercoledì 20 settembre, alle ore 17.30, al Museo dei Brettii e degli Enotri.
Sfumature di relazioni tossiche e dipendenza affettiva
“Notti senza giorno” è il primo romanzo di Anna Francesca La Rosa dopo la raccolta di poesie “Vetri d’anima”.
Il libro affronta la tematica delle relazioni affettive, raccontando la storia tormentata di Azzurra e Fabrizio. La protagonista, dopo una prima fase di innamoramento adolescenziale, si ritrova a vivere un’esperienza di coppia segnata dal tormento e da conflitti e insicurezze. Uno stato d’animo che si trascina dentro dall’infanzia, trascorsa in una famiglia, nella quale i genitori vivevano un rapporto coniugale di sommersa infelicità, nascosta dietro i veli grigi della rispettabilità e delle convenzioni, e dove i gesti di affetto erano praticamente inesistenti.
In questo clima cresce un’adolescente insicura, che non riesce a integrarsi e relazionarsi con i coetanei e i compagni di scuola e che rivela, inevitabilmente, tutte le sue fragilità. Una situazione che la rende sempre più vulnerabile di fronte ad una personalità complessa e narcisista come quella di Fabrizio, l’altro protagonista del libro.
Ad essere alimentata è, dunque, una spirale che trascina Azzurra nel baratro di una dipendenza psicologica che la annienta, come donna ed essere umano, vincolandola all’egocentrica supremazia di quello che aveva creduto potesse essere amore.
La presentazione di mercoledì 20 sarà aperta dai saluti istituzionali del sindaco Franz Caruso, a cui farà seguito l’intervento della psicologa e psicoterapeuta Paola Bisciglia. L’incontro sarà impreziosito dalle letture dell’attore Marco D’Ippolito e dagli intermezzi musicali dei pianisti Maria Vittoria Bruno, Giuseppe Marco Daniele e Federica Savaglia, grazie alla rinnovata collaborazione con il Conservatorio di musica “Stanislao Giacomantonio”.
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